L’Eremo Madonna del Faggio sarà per la prima volta l’arrivo di tappa di un Giro d’Italia: l’ottava tappa del Giro 2014 arriverà proprio qui, il 17 maggio. E’ una salita bellissima ma ai più potrebbe sembrare antipatica. Infatti nonostante la magnifica e gratificante cornice dell’appennino è una salita che procede a gradoni, continuamente, il suo profilo altimetrico è un autentico elettrocardiogramma. Siamo in territorio marchigiano vicinissimi al confine regionale con l’Emilia-Romagna.
Dal bivio ben segnalato fuori Villagrande-Montecopiolo (PU) sono 6.5km circa e per fortuna non tutti duri. L’asfalto al momento è a tratti rovinato, seppur accettabile, soprattutto nella prima parte ma per la corsa rosa si presume sarà perfetto. Il percorso è caratterizzato solo da un paio di tornanti e per lo più da varie semi-curve e tratti in semi-rettilineo che forse finiscono con il mascherare (solo visivamente!) un po’ la pendenza ed è praticamente tutto esposto al sole. L’inizio è soft al 5-7% ma poco prima del paese Calvillano si toccano punte del 10% e 9% e dopo la piazza c’è persino un tratto di discesa. E’ il punto di svolta: da qui in poi la salita presenta le sue credenziali ed inizia il susseguirsi di rampe in doppia cifra. La prima termina al tornante verso destra, il primo che si incontra, e raggiunge il 15%. Seguono altre intervallate da brevi tratti di respiro e persino piccole contropendenze. Tuttavia di continuo la strada strappa e quando lo fa non scherza: si arriva al 12-15-16-18-20%! Sino alla fine non si vede l’Eremo; è solo dopo l’ultimo strappo (16%) e una curva a sinistra che compare l’ampio piazzale (dove presumibilmente finirà la tappa del Giro) circondato da conifere e con sullo sfondo la seggiovia. Sulla collinetta a destra la chiesetta dell’Eremo: per chi volesse raggiungerla si devono percorrere ancora circa 150m su uno scomodo ciotolato in perfetto stile Fiandre, pendenza massima 22% (il giro non la farà).
L’ascesa è veramente suggestiva. Salendo il paesaggio si apre sempre più regalando viste appenniniche ampie e affascinanti.
p.s. a poca distanza c’è Carpegna con il suo Cippo, altra salita tosta (consultare recensione dedicata): il 17 maggio 2014 il Giro passerà proprio da lì nel ricordo di Marco Pantani prima di arrivare qui sull’Eremo; per chi avesse fiato e gambe l’accoppiata delle due salite pur essendo tosta è un must!
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