Passo del Bernina

Una salita di livello, lunga impegnativa, sfiancante per la sua regolarità. Si può salire dal fondo valle, Tirano, o poco più su da Poschiavo, scaldando la gamba lungo l’omonimo lago e risparmiandosi poco più di 500m di dislivello. Siamo in Svizzera e si vede, l’asfalto è perfetto, un biliardo, la sede stradale ampia e gli scorci naturalistici notevoli. Nella vallata iniziale la ferrovia del famosissimo Trenino Rosso corre affiancando la strada ed intersecandola con un passaggio a livello, prima di sparire dalla vista. Piacevole l’uscita da Poschiavo e suggestivo il transito attraverso la frazione San Carlo, già le pendenze si fanno sentire ma è all’uscita del paesello che la salita si mostra nel suo essere, con la un’incessante e testarda continuità. Immersi in un bellissimo e fresco bosco di conifere si affrontano lunghi dritti con solo lievi semicurve e nessun tornante. Trai 1500-1600m slm in prossimità di un ristorante c’è una breve spianata. E’ il punto di discontinuità non proprio per le pendenze che tosto riprendono come in precedenza, quanto per l’ambiente circostante: si esce dal bosco e salendo il panorama si apre sempre più. Compaiono anche dei tornanti, un paio anticipano il bivio per Livigno: siamo poco oltre i 2000m, mancano 3.5km al passo e sono i metri più impegnativi. E’ molto suggestivo pedalare a queste altitudini, con le pareti di roccia rossiccia a fianco, le montagne intorno tolgono il fiato (per altro già corto); colpisce la maestosità della natura. Si scollina 300m prima del passo e una breve discesina permette di raggiungere l’ampio piazzale dell’Albergo Ospizio Bernina affacciato sui due famosi laghetti glaciali bicolore: il più ampio Lago Bianco e il Lago Nero, più piccolo in direzione Saint-Moritz.

Il versante opposto sale da Samedan e percorre tutta l’ampia vallata assolata. La strada è enorme, larga e perfettamente asfaltata, e per buona parte si pedala in fianco alla ferrovia del Trenino Rosso.

 

Sono 20km di salita che coprono un dislivello poco superiore ai 600m. E’ un’ascesa rilassata, le pendenze sono facili (<4%) quasi per tutto il percorso fanno eccezione tre tratti: 1km poco prima di Pontresina (5-6%), 2km a metà (5-7%) dove si incontrano gli unici due tornanti/curve presenti, e nel finale altri 2km, i più impegnativi, mediamente al 7/7.5% (max 9%) quando al passo mancano poco più di 3km. Tutto l’ambiente circostante da’ serenità e la vista dell’imponente Ghiacciaio Diavolezza in alto sulla destra (sud-ovest) è molto bella.

 

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