San Pellegrino in Alpe

Che salita! C’è tutto, pendenza, dislivello, lunghezza, ed è davvero micidiale.

Si parte da Castelnuovo Garfagnana e per i primi 4km non c’è nulla da segnalare se non il piacere di pedalare in una bella zona della Toscana. Al bivio si segue per Campori-Chiozza-S. Pellegrino in Alpe lasciando la SS315 e imboccando a destra una strada dalla carreggiata ristretta. Da qui sono già dolori, pendenze molto costanti 8-10% con solo un paio di punti di respiro per ben nove chilometri salendo trai castagni su una strada a volte soffocata dal bosco e altre con visuali un po’ più aperte. A quota 1160m si respira è c’è pure un tratto in discesa ma è il preludio dell’inferno. Località Boccaccia. La strada riprende a salire, un cartello indica 18% e iniziano 2km abbondanti di fuoco con la pendenza micidiale che non da’ tregua e sale fino al 23%. L’ultimo tornante prima del borgo sfianca. Entrati in S.Pellegrino si respira per poche centinaia di metri e poi la strada torna a farsi velenosa anche se non più come prima e forse trova la complicità della stanchezza oramai più che affiorata. Dopo 1km paesaggisticamente spettacolare, tipico paesaggio appenninico di mediolta montagna,  si arriva al passo di Pradaccio 1617m e finalmente la salita termina. La strada continua e in discesa si arriva al passo delle Radici. Una salita 5 stelle per tecnica, durezza e paesaggio.

E’ possibile programmare un itinerario più articolato: che si parta dall’Emilia o dalla Toscana si può inserire il passo delle Radici, suggestivo e pedalabile, scendere lungo una godibilissima discesa di oltre 25km a Castiglione Garfagnana, bellissima città murata, e poco prima di Pieve a Fosciana prendere il bivio indicato in precedenza; oppure fare l’Abetone, scendere in Toscana e risalire la Garfagnana per poi deviare verso il S.Pellegrino (questo secondo giro è un po’ più lungo 130km). Ovviamente sono escursioni molto impegnative e bisogna essere preparati e ben allenati.

Chi scrive l’ha percorsa i primi giorni di un mese di ottobre partendo da Pievepelago (passo Radici, San Pellegrino in Alpe), in una giornata tersa, sole e  vento, le cime delle Alpi Apuane già imbiancate e tutto intorno i colori dell’autunno: a tutt’oggi rimane una delle mie preferite.

 

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